"Paranoid Park" di Gus Van Sant


paranoid park _08, inserito originariamente da arh_tek.

In "Paranoid Park" Van Sant si concentra sulla vita degli adolescenti attraverso la figura di uno skater -Alex- che in maniera assolutamente involontaria causa la morte di un guardiano notturno della ferrovia durante una bravata. Da questo tragico episodio non segue uno sviluppo narrativo del film ma quello psicologico del personaggio che decide di non far parola con nessuno dell'accaduto. La bellezza del film è nell'adozione di una sceneggiatura semplice, dove più che i dialoghi o le forti caratterizzazioni dei personaggi, sono premiati i piccoli gesti, i semplici discorsi tra giovani e le loro reazioni emotive (la scena della doccia di Alex è uno dei momenti migliori del film). Da qui due scelte importanti: quello di trovare gli attori attraverso myspace e quella di una regia che brilla per la capacità di non "imporsi" ma di "saper ascoltare" le situazioni nel quale si vengono a trovare i ragazzi nella loro quotidianità, riprendendo talvolta da punti di vista quasi nascosti; il distacco della regia permette così di entrare senza filtri in un mondo dal quale i grandi sono esclusi ,rappresentato dal luogo per andare in skate chiamato Paranoid Park, e di poterne così apprezzare le emotività e le fragilità.
Notevoli le scene di skate riprese in super8 con le musiche di Ethan Rose e la fotografia di Christopher Doyle (già in "2046 e "In the mood for love" di Kar-Wai). ***½/4 by pHiL
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