"Non è un paese per vecchi" di J. & E. Coen


, inserito originariamente da rattlingdjs.

"Quello che provi tu non è una novità. Questo paese è duro con la gente. Non puoi fermare quello che sta arrivando. Non dipende tutto da te. È semplice vanità. "
I Coen pongono l'attenzione sulla condizione dell'uomo comune e sul suo ruolo all'interno della storia ai giorni nostri. La vita, e in particolar modo la sua prosecuzione, non è determinata dal destino ma dalla casualità: ognuno è padrone di se stesso solo fino a quando non si ritrova nello stesso punto temporale nel quale convergono una serie di eventi e dinamiche di fronte alle quali il singolo non ha potere decisionale. A quel punto la volontà del singolo non conta, non contano i suoi diritti nè la sua dignità, e la vita stessa di una persona dipende dalla casualità (il lancio di una monetina nel film). Il cinismo della contemporaneità ,che si esplicita nella vita di tutti i giorni in processi ai quali l'uomo comune non partecipa se non passivamente (decisioni politiche, interessi economici, guerre e altro), è impersonificato nel film dallo spietato Anton Chigurh interpretato da uno Javier Bardem superlativo. Il killer dal nome quasi impronunciabile ha come arma una pistola ad aria compressa usata per uccidere gli animali nei mattatoi; le persone sono messe sullo stesso piano della carne da macello, e quindi sacrificabili per interessi considerati più importanti.
"Non è un paese per vecchi" è un film dai forti contenuti simbolici (al pari della "25a ora") e ci riconsegna ,dopo alcuni passi a vuoto, due grandi cineasti come i fratelli Coen. ***½/4 by pHiL


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